TIPOLOGIA Rosso fermo
UVAGGIO 60% Merlot, 40 % Cabernet Sauvignon
ZONA DI PRODUZIONE Vigneto posto in zona collinare, essendo rivolto a sud-ovest è esposto al sole per tutto il giorno; il suolo presenta colore bruno oliva, tessitura marno-argillosa con scheletro scarso e permeabilità moderatamente bassa
ALTITUDINE 100 mt s.l.m.
FORMA DI ALLEVAMENTO Cordone speronato
VINIFICAZIONE Le uve vengono raccolte a mano verso fine settembre primi di ottobre, trasportate in cantina vengono diraspate e poste nel fermentatore “Ganimede” per 10 giorni. Il metodo Ganimede consiste nel sfruttare la sola forza della natura per ottenere vini migliori, utilizzando come forma di energia l’immenso potenziale dato dall’anidride carbonica che si sviluppa durante la fase di fermentazione. Segue pressatura soffice e fine fermentazione in vasche di acciaio. Si ottiene cosi l’estrazione delle sole sostanze nobili dalla buccia dell’uva. Al termine della fermentazione il vino viene posto in barriques di rovere francese ove sosta per 15-18 mesi nel corso dei quali si affina e acquisisce morbidezza e profumi.
GRADO 13%vol
COLORE Rosso porpora con riflessi tendenti al granato
PROFUMO Ampio ed intenso con note speziate e di vaniglia, in evidenza i sentori di frutta rossa matura
SAPORE Intenso e persistente di corpo, morbido ed avvolgente al palato, con un’ottima persistenza retro-gustativa.
ABBINAMENTO Carni cucinate al forno, alla griglia e a cacciagione. Ottimo con la fiorentina e con i formaggi a pasta dura o stagionati. Prolunga il piacere della tavola come vino da meditazione
TEMPERATURA DI SERVIZIO 18-20 °C possibilmente stappare la bottiglia e versare il vino in un decanter almeno un’ora prima del servizio.
NOTE Il vino ha sempre trovato nella musica un mezzo privilegiato di esaltazione delle proprie qualità, sia dal punto di vista simbolico, sia come espressione della gioia di vivere e del piacere. CARMINA BURANA è il titolo di una raccolta di poesie cantate ritrovate in un monastero benedettino vicino a Monaco in Germania, risalenti alla prima metà del XIII secolo. Tra cui la notissima “In Taberna quando sumus” inno al bere e al divertimento.