La vendemmia comincia nella prima decade di Settembre, e dipende soprattutto dal momento in cui le uve hanno raggiunto il grado di maturazione desiderato, il periodo di vendemmia dipende soprattutto dalle condizioni climatiche primaverili, e dalla tipologia delle uve. Solitamente la vendemmia nella nostra azienda comincia con le uve bianche e in primis il Pinot bianco e lo Chardonnay, due vitigni molto delicati soprattutto dal punto di vista organolettico; prosegue con il Serprino, il Prosecco e il Fior d’Arancio (Moscato Giallo) e finisce con le uve rosse come il Cabernet e il Merlot.
La vendemmia è per lo piu manuale, cosi si ha la possibilità di selezionare i grappoli ed eventualmente lasciare sulla pianta i meno maturi; in taluni casi, la vendemmia può essere meccanica con delle macchine vendemmiatrici che velocizzano il lavoro. La vendemmia a mano avviene con delle casse che trasportate in cantina vengono diraspate, mentre quella mecannizzata avviene a scuotimento laterale dove prodotto che si stacca dalla pianta viene raccolto prima che tocchi terra, pulito da eventuali impurità e messo in una tramoggia che poi successivamente viene svuotata in rimorchi appositi. Nella vendemmia a mano una pratica utilizzata è quella delle cosiddette vendemmie scalari, che consiste nel raccogliere le uve di una stessa vigna in momenti successivi, a seconda del grado di maturazione dei singoli grappoli.
Con il termine degustazione del vino si intende un procedimento tecnico finalizzato a determinare in maniera per quanto possibile oggettiva le caratteristiche organolettiche di un vino, a valutarne la qualità ovvero a stabilirne gli eventuali difetti.
La degustazione viene eseguita, oltre che per piacere personale, anche per valutare la rispondenza alle caratteristiche previste dal disciplinare di produzione dei vini. Esistono numerose metodologie di degustazione, elaborate dalle diverse organizzazioni che si occupano di vino, ma tutte sostanzialmente prevedono tre distinte fasi di analisi sensoriale: analisi visiva, olfattiva e gustativa.
Analisi visiva
Consente di eseguire una prima valutazione del prodotto, si valuta soprattutto:
Analisi olfattiva
I principali parametri che si valutano sono:
Analisi gustativa
L’analisi gustativa avviene con la Lingua, la lingua è un organo dotato di sensori (le papille gustative) che permettono di riconoscere solo quattro sapori fondamentali: il dolce, l’acido, il salato e l’amaro. In linea di massima la sensazione dolce si percepisce sulla punta della lingua, la sensazione acida sui lati, la sensazione salata sui bordi, quella amara sul fondo; sulla parte centrale della lingua si percepiscono le sensazioni tattili quali. I parametri che si valutano sono:
Fase conclusiva
Dopo aver completato le tre fasi dell’analisi sensoriali, si arriva alla fase conclusiva, rivolta a descrivere le sensazioni generali derivate dall’insieme dei parametri considerati. In questa fase vengono definiti lo stadio evolutivo che misura l’anzianità del vino in rapporto alla sua qualità e quindi alla sua futura evoluzione e l’armonia che rispecchia la qualità generale del vino nonché la coerenza delle sensazioni fornite dai tre esami
I: la temperatura ideale per la conservazione del vino deve andare dai 12 ai 16 gradi ed è accettabile anche se la temperatura si mantiene costante anche tra 18 e 20 gradi. Va assolutamente evitato uno sbalzo termico dal caldo al freddo o viceversa, che danneggia il vino ed il tappo.
II: è meglio poter usufruire di un locale sotterraneo senza luce, che altera il vino, sia per la forza dei raggi che per il calore che produce.
III: l’umidità è amica del vino, facendo attenzione a non rovinare l’etichetta, la vera carta d’identità del vino.
IV: le bottiglie vanno tenute orizzontali, di modo che il sughero rimanga sempre umido grazie al contatto con il vino e quindi meno permeabile all’aria.